giovedì, dicembre 22, 2005

Sponge

"And that's where things go wrong
You're not meant to be invisible
Please speak to me with spoken words
And prove you're real"

Captain's log,
year 1.928.729

Ultimamente mi sono soffermato molto a riflettere sulla mia vita, essendo da solo in questo castello.
Mi sono sempre ritenuto sicuro di me stesso, ma cos'è la sicurezza? E' sapienza? E' incoscenza? Magari con una dose di intuito, che però è formato dalle stesse cose. Secondo me essere sicuri di se è importante, ma in effetti non lo sono mai stato completamente, diciamo che sono più saggio che incoscente, nonostante il ritenersi incoscente dimostra di non essere saggio. E se fossi quindi incoscente? Non dovrei sapere di esserlo? Probabilmente no, ma se fossi saggio lo saprei, il problema è che se lo sapessi non sarei saggio ed allora non potrei mai sapere quanto sono incoscente. Non basta analizzare la cosienza e fare una buona stima perchè non sapremo mai in che percentuale l'ingenuità rasenti l'incertezza dell'ambiguità selettiva nella capacità umana del vedere e/o prevedere sia in casi di indipendenza mentale, sia anche e sopratutto durante l'assunzione di qualsiasi cosa che alteri la percezione mentale del mondo inteso in modo globale, ma anche nel particolare, come modo di essere ed esistere. Del resto l'esistenza è stata sempre soggetta all'inesistenza, se non avessimo non avuto quello che in effetti non abbiamo, non avremmo mai avuto quello che abbiamo, ed al contrario quello che abbiamo poteva essere quello che avremmo voluto avere. Ma non è la quantità che conta! Quello che desideriamo probabilmente lo otterremo ma non basterà certo a plasmarci, avremo sempre bisogno di desiderare o sperare qualcosa o in qualcosa. Ora non per entrare in tema religioso, in effetti non sono religioso, diciamo che credo di non credere, non me la sento di avere fede, o fiducia, in qualcuno che non conosco o a cui parlo e non mi risponde. La vita è come una ruota che prima o poi esce dai cardini e andiamo a sbattere contro il palo del futuro, oppure continueremo a rotolare per poi finire chissà dove, ma sempre nel futuro. Poi la morte cosè? E' l'inizio della vita? Perchè cosa c'era prima della vita? La morte? Il nulla? Mi auguro che non ci sia la politica anche nel nulla perchè non ce la faccio più. Se finisco nel nulla non voglio essere niente, altrimenti ci sarà sempre qualcosa che lo renda non nulla. Quando finiremo di camminare sull'autostrada della vita ci faranno pagare il pedaggio e la multa per essere andati a piedi? L'ho sempre detto, compratevi una ferrari adesso che potete, e se non potete pazienza. Io mi terrò preparato per la morte. Vivrò ogni giorno come se fosse l'ultimo. E' per questo che dormo dentro una bara.
Dal confronto tra una cosa rara ed una cosa mediocre esce sempre l'importanza di essere qualcosa che prima o poi non ci farà pentire di aver pensato che qualcosa poteva andare come abbiamo voluto e non come sarebbe andata se avessimo raccolto il seme dell'occorrenza in eventi in cui la nostra indecisione avrebbe scontato al massimo un'obbligo di assuefazione a qualche fattore ignifugo del nostro cuore.
Ora vado a dormire, spero sempre di incontrare di nuovo la mia principessa, sperando che prima o poi mi parli di nuovo con parole non silenziose.
Anche se la parola è solo un dubbio sulla coscienza dell'essere, del resto risolve molti meno conflitti di quelli che dovrebbe...

13 commenti:

Anonimo ha detto...

erano le 17 e 15 e Lord Bender, scritto il suo post nella certezza che nessuno lo potesse comprendere e lavati i denti con il solito dentifricio all'aglio e peli di tarantola, si coricava tranquillamente nella propria bara per assopirsi tra i fumi della tisana di anfetamine ed lsd che aveva da poco sorseggiato. con le mani incrociate sul petto, due zecchini del 1700 sugli occhi chiusi e i capelli unti di cacca di piccione, aspettava che la sua principessa venisse a mettersi a cavalcioni del suo sarcofago e, accompagnandosi al dolce suono di gesso che stride sulla lavagna, gli declamasse le sagge imprese del pelide achille che infiniti addusse lutti agli achei. non dovette aspettare nemmeno un quarto d'ora ed ecco che la leggiadra creatura fece sentire la sua presenza all'amato Lord nel modo ch'egli preferiva, insinuando mollemente tra i peli del suo petto la croccante coda di scorpione e arrivando a sfiorargli il capezzolo assopito con il piccolo uncino velenoso. quindi senza togliere le monete dagli occhi del vampiro, prese a strimpellare la sua lavagna speaking words of wisdom "you're pipping too much your cervell, Lord, please leave us all alone,toro loco, hai quel fuoco, cosa fare, cosa dire, devi solo farti capire, love me tender love me true, cause chi avuto ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato ha dato, scordammoce o passato, simm a montebello paisà!!"
stava per finire la struggente serenata quando Lord, accecato dalla passione suscitata da quelle parole non silenziose, la afferrò per le zampe laterali che si piegavano ondeggiando nell'aere e la trascinò nel fondo del proprio loculo per possederla. ma come tutte le fate, essa era eterea e scomparve dissolvendosi ma senza mostrargli rancore. Lui si accasciò sul cuscino senza fiato per il desiderio:al di là del suo naso e della sua guancia poggiata sul guanciale, rimaneva di lei solo una scura macchia di liquido fuoriuscito dall'amato carapace nero.

Grizly ha detto...

Forse la domanda è Mal posta...volevate chiedere entrambi "che ore sono?", ora sono le 19:50!!!

LordBender ha detto...

Mi addormentai come un sasso, non che i sassi possano dormire, ma possono renderne l'idea. Nel sogno sognai di addormentarmi tre volte come tre sassi uno dentro l'altro, il che può essere pericoloso se sei in piedi. Nel sogno del sogno sognai di essere circondato di petali di rosa liofilizzati. Ero in compagnia di Grizly, Moriarty e di una scritta. Nei sogni non è possibile leggere perchè la parte del cervello della lettura stà dormendo e stà sognando di una lettera L che ha rapporti con un H. Ad ogni modo sapevo che quella scritta era Polythene Pam. Presi un petalo, lo immersi nell'acqua e diventò grande quanto un canotto troppo grande. Era così grande che ci siamo tutti dovuti trasferire nel sogno più esterno che era quindi più grande. In questo sogno però Grizly aveva cambiato la sua maglia con una camicia scandinava, non ho ben presente come sia perchè era piena di scritte che non riuscivo a leggere.
Mi sono svegliato di colpo nel sogno ancor più all'esterno perchè ho sognato di camminare ed inciampare sul sasso del sogno inferiore.
Questa volta ero da solo. Ero sommerso nella lava. Era talmente calda che sentivo freddo. E' così che funziona. Vedo un altro sasso in lontananza e decido di correrci contro in modo da svegliarmi definitivamente ma mentre corro entra Freddy Krueger che lo raccoglie e me lo tira in testa.
Mi sveglio finalmente nella realtà. Sembrava tutto normale. Nel cuscino c'erano una macchia nera ed una trasparente. Quella trasparente era bava. A volte mi capita di farci anche dei disegni durante le fasi inconsce del sogno.
Mi alzo in piedi e mi accorgo di aver usato dei tempi a caso durante la stesura di questo racconto.

Anonimo ha detto...

io vorrei sapere cosa fuma di preciso pam....perchè di lord già lo so!!! ;)

(ecco qua! subito fa le facce strane! Lo so lord che non fumi, non bevi, ecc ecc!)

Cmq quella della bara nel racconto mi è piaciuta!!

:)

Moriarty ha detto...

...e se tutto fosse, perchè deve essere?????? (mi adeguo a pam e lord!!!)

Dunque è proprio in quei momenti che bisogna riuscire, continuare ad essere ciò che si vuole e non ciò che vogliono!!!

Questa sera ho dato l'indirizzo del blog a due possibili visitatrici...le avviso che il blog non è sempre così "strano!" (a volte anche peggio)e le invito a leggere anche gli altri post e lasciare tanti bei commenti! :) Baci a tutti, dal vostro Moriarty!

Anonimo ha detto...

ok, Bender, devo ammettere che in quanto a surrealismo potresti dare i punti a Magritte, ma non finisce qui...però ora non posso concentarmi per risponderti a tono. comunque presto non sarò più una vaga scritta, nè una copula tra la h e la l. quando mi vedrai in carne ed ossa comincerai anche tu a scrivere di insetti giganti. Ciao cià, P.P.

Anonimo ha detto...

posso raccontare una cosa che non c'entra niente? posso farlo solo così, per adesso. dopo rientrerò nei ranghi. io non conosco nessuno di voi, ragazzi e ragazze,(va bhè tranne uno, ma statisticamente è talmente poco...) e non so se qualcuno di voi ha mai vissuto l'esperienza che in breve vi racconterò. l'idea mi è venuta perchè ieri mi è tornata sotto mano una bottigli di birra vuota che avevo riposto nel mio baule dei ricordi come testimonianza di una serata tristissima che avevo passato. era dopo cena, avevo 19 anni. i miei erano andati a dormire, io mi sentivo sconvolta.ho aperto il frigorifero e in perfetta solitudine ho trangugiato un bicchierone da cucina colmo di limoncello ed una bottiglia da mezzo litro di birra. il che era bastato a mandare fuori di testa una brava ragazza astemia come me.speravo di non vedermi più davanti agli occhi la scena che avevo visto quel pomeriggio estivo. qualche mese prima, a lezione di informatica, avevo conosciuto due ragazzi, molto amici tra di loro. il primo riservato e sensibile, praticamente non parlava mai, l'altro simpatico e "scapestrato"attaccò subito bottone con me, e nel giro di qualche giorno, cominciò a farmi una corta spietata: ma intendiamoci, mica oer fidanzarsi con me! aveva la ragazza da sette anni, ma diceva che non poteva resistere al mio fascino, che le donne gli piacevano, e che voleva frequentarmi lo stesso. anche se "il fatto" vero e proprio non successe mai, ne successero di simili, io mi sentivo la protagonista di un romanzo beat e persi la testa per lui.in realtà il fatto che ci fosse questa povera ragazza ignara tra di noi rendeva tutto ancor più interessante,perchè c'era come una velo, una patina di "voglio ma non posso", una nostalgia, un non lo so. io sapevo che il coltello dalla parte del manico lo aveva lui, perchè una relazione durevole e solida è come un enorme tappeto di gomma che ammortizza qualunque caduta. io invece non avevo mai avuto qualcuno che mi amasse, non avevo mai fatto l'amore ed ero sola con i miei sogni e affamata d'amore.

Anonimo ha detto...

ora, cosa era successo quel pomeriggio? semplicemente questo: che io e lui non ci vedevamo da un pezzo, che l'ultimo giorno di lezione, nel riportarmi da Teramo a Pescara, lui mi disse (al termine di un viagio in cui nessuno dei due aveva parlato)la fatidica frase che è l'inizio della fine:"ti chiamo io". e che quel giorno, verso le sei, io scesi sotto casa e andai a comprare una pizzetta e e mentre la addentavo, vidi uscire dal portone dello stesso palazzo lui abbracciato alla ragazza che portava a spasso il grosso pastore tedesco di lei. nel mentre un uomo anziano mi si fermò di fronte e disse: "eh, non mangiare troppa pizza, che ti fa male!" "noooo"feci io scuotendo la testa con una vocetta da bambina. Lei mi passò oltre ma si girò per sorridermi. e quella sera me li vedevo davanti tutti e due, e vedevo un mucchio di altre cose che in realtà non avevo visto.l'alcol mi aiutò a sollevare la testa, presi a ridacchiare da sola in cucina, scrissi un sacco di cose volutamente scollegate e ficcai il foglio dentro la bottoglia di birra vuota. Ora non so se a qualcuno di voi è mai capitato di innamorarsi o anche solo di desiderare una persona fidanzata (o, peggio, sposata). chi ha fatto questa esperienza, sa come va.a chi non l'ha mai fatta consiglio vivamente di non "perdercisi", non pensarci, che si tratta semplicemente di ficcarsi in un vicolo cieco da cui, prima o poi, realizzerete di dover uscire per forza. a tutti noi a volte piace flirtare un po', ma state attenti a non trasformarla in una cosa seria (seria per voi che siete single)!!! invito chiunque abbia fatto una simile esperienza a descriverla. scusate la lunghezza del post, non sono riuscita a sintetizzarlo meglio di così. Baci a tutti voi, con affetto P.P.

LordBender ha detto...

"Amare è soffrire. Per evitare la sofferenza uno non dovrebbe amare, ma poi soffre di non amare. Quindi, amare è soffrire, non amare è soffrire, soffrire è soffrire. Essere felici è amare, essere felici quindi è soffrire ma soffrire rende la persona infelice, quindi per essere infelice bisogna amare o amare per soffrire o soffrire dalla troppa felicità. Spero ti stia segnando tutto..."
(amore e guerra - woody allen)

Molti mi chiedono perchè cito woody allen così spesso. A volte, sopratutto in temi come questo, non mi va di citare me stesso, o la vita reale. Al contrario, nei sui film mi vedo distintamente, quindi è un pò come se lo facessi, nonostante molte cose in realtà non mi siano mai capitate.

Su questo tema, Poly, non puoi non vedere:
Una commedia sexy in una notte di mezza estate, Crimini e misfatti, Mariti e Mogli, Manhattan, Provaci ancora Sam e probabilmente mille altri film (come io e annie).
Io te li consiglio (poi oh!) :)
Non sono film descrivibili, e se dopo averli visti non riesci a descriverli, allora capisci perfettamente perchè te li stò consigliando.
In caso contrario, puoi prendere questo post come una delle mie uscite di testa generali :)

Isaac:"Da quanto tempo la vedi senza dirmi niente?"


Yale: "Ora non farne un dramma morale!"

Isaac: "Potrevi dirmelo! L'unica cosa che dovevi fare era chiamarmi e dirmelo!
Sono comprensivo. Avrei detto di no, ma almeno ti saresti sentito onesto!"


Yale: "Volevo dirtelo. Sapevo che ti saresti arrabbiato. Io... Noi abbiamo avuto un paio di incontri innocenti"

Isaac: "Un pò? Lei ha detto uno. Dovreste mettervi d'accordo per fare una storia credibile. Non vi siete allenati?"


Yale: "Ci siamo incontrati due volte per il caffè"

Isaac: "Hey, lei non beve il caffè! Vi siete incontrati per il Sanka? Non è troppo romantico. E' un pò più geriatrico."


Yale: "Non sono un santo, ok?"

Isaac: "Sei troppo permissivo con te stesso, non vedi? Tu... Tu razionalizzi tutto. Non sei onesto con te stesso.
Dici che vuoi scrivere un libro ma alla fine ti compri una porche.
Tradisci Emily e menti a me.
La prossima cosa che farai sarà ritrovarti di fronte una giuria a fare nomi"

Yale: "Ah, tu sei così automoralista! Siamo persone umane. Tu ti credi Dio!"

Isaac: "Dovrò pur ispirarmi a qualcuno!"

Anonimo ha detto...

grazie per la filmografia. (bacetto). ne guarderò qualcuno, il punto è che sono troppo diversa dai personaggi di Woody Allen e su di me la "catarsi" di quei film non funziona. buona antivigilia, signor valerio!(ogni tanto ho la necessità di tornare al dato reale)!

Moriarty ha detto...

...sarei interessatissimo a leggere il foglio dentro la bottiglia!!! Anche noi (io ed un altro paio di amici come si deve!) una sera in balia di allegre avventure, abbiamo scritto tutto ciò che dicevamo, i discorsi che abbiamo fatto e le conclusioni alle quali siamo arrivati(può sembrare diverso da ciò che ha scritto P.P...ma vi assicuro che eravamo spinti dallo stesso spirito!) E' stato fantastico rileggere il tutto a distanza...purtroppo questo grande reperto storico è andato perso!

Anonimo ha detto...

credo che ti verrebbe lo stesso mal di stomaco che avevo io! hi hi hi! buona vigilia a tutti P.P.

LordBender ha detto...

La cosa che pochi sanno e molti si chiedono è che prima è stata fatta la bottiglia, poi è stato iserito il foglio dentro, e successivamente ci viene scritto il testo.
Generalmente accompagnato dal disegno di una nave.