In Europa, la prima celebrazione del Primo Maggio avvenne nel 1890 e in Italia solo l'anno successivo, in un clima di estrema tensione.
Il Primo Ministro italiano, Francesco Crispi, vietò ogni manifestazione e dette ordine a tutti i Prefetti del Regno di reprimere fermamente ogni dimostrazione non autorizzata.
Sul terreno sindacale, all’obbiettivo della rivendicazione delle 8 ore si aggiunsero la rivendicazione di tutti i diritti civili negati e le questioni allora più impellenti. Nel 1898, il Primo Maggio, si intreccia con la lotta dei cosiddetti moti per il pane - causati dalla decisione del governo di imporre la tassa sul macinato - e che culminarono con i tragici fatti di Milano, in cui decine di manifestanti furono assassinati a cannonate dalle truppe schierate per reprimere le manifestazioni.Nei primi anni del '900 la giornata del Primo Maggio si caratterizza, in Italia, anche per la rivendicazione del suffragio universale e per le proteste contro la guerra di Libia (1911). Ma fu solo nel 1919 che i lavoratori poterono festeggiare la ragione che aveva dato tutto un senso alla nascita del Primo Maggio e cioè la conquista delle 8 ore.
Con l'avvento del fascismo, nel 1922, la festa del Primo Maggio fu abolita perché considerata, dal punto di vista dei fascisti, sovversiva. In “sostituzione” fu istituita la celebrazione del 21 aprile, i cosiddetti Natali di Roma, che divenne la giornata della collaborazione tra le classi, secondo la nuova concezione corporativa dello Stato fascista. Fu solo nel 1945, dopo la Guerra di Liberazione, che tornò la celebrazione del Primo Maggio. Per quanti volessero leggere tutta la storia del 1° Maggio...basta cliccare qui!
Vostro Moriarty